TEST: Batteria Pearl Export anno 2002
Misure: cassa 22×16, tom 10×10, 12×10, 13×11 e timpano a terra 8 tiranti 16×16
PRO:
-fusti non forati tranne che per la cassa
-il suono del timpano è bello profondo come dovrebbe essere un vero 16
-tom belli risonanti grazie alla loro profondità
-sistema di sospensione ISS
-blocchetti moderni, sottili e slanciati come quelli della Pearl Master custom
-la cassa è uno spettacolo con la Emad sabbiata, meglio di starclassic secondo me
-badge identificativo dorato ed elegante come quelle dei Dottori
CONTRO:
-cerchio cassa in metallo
-i fusti sono wrappati che può essere un bene per proteggere i fusti ma bloccano un pò il suono, anche se su un power tom non si nota un granchè
-8 tiranti alla grancassa, ma alla fine per il prezzo della batteria è normale
-graffe della grancassa un pò sottili come spessore di metallo
-bullonerie e tiranti in metallo normale quindi soggetti a ruggine nel tempo
Purtroppo non sono riuscito a capire bene il legno di cui è fatta in quanto sento su internet pareri discordanti e sul catalogo Pearl non l’ho trovato e quindi per non dare false informazioni non mi sbilancio.
Ciò non toglie che sono molto soddisfatto da questa batteria pur essendo un modello non di punta. Basta pensare che la cassa la preferisco a quella di tama starclassic in betulla bubinga!
Inoltre sono stati eliminati i classici tube lugs degli anni 80 e 90 così da renderla attuale anche oggi dopo 20 anni dalla sua presentazione.
Se hai poco budget e non vuoi sfigurare in un live come resa sonora te la straconsiglio.